Il Paese

SAN NICOLA DA CRISSA E' UN COMUNE DI 1416 ABITANTI DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA, IN CALABRIA. HA UNA SUPERFICIE DI 19,32 KM QUADRATI. SI TROVA A 21 KM A EST DA VIBO VALENTIA ED E' SITUATO A 518 M SULLE PENDICI DEL MONTE CUCCO, NEL VERSANTE TIRRENICO DELLE SERRE 


STEMMA COMUNE E SANTO PATRONO





LE ORIGINI


In origine il paese era denominato San Nicola della Junca ( o De Juncis), poi negli anni, una 
volta passato sotto il feudo di Vallelonga, diventa San Nicola di Vallelonga. Dopo l'unità d'Italia, il centro prese il nome di San Nicola di Crissa , per poi arrivare al nome attuale di San Nicola da Crissa. Secondo alcuni studiosi il nome deriverebbe dalla città Crissa, fondata dai greci focesi ( da Focea antica città dell' Asia minore), che nel corso del VIII°secolo a.C. iniziarono il loro movimento migratorio verso l'Italia meridionale. La città sarebbe stata fondata nel 650 a. C. ,come città satellite di Locri, con il nome di Crissa. C'è però una versione leggendaria raccontata da Licofrone (poeta greco del IV°secolo a.C. , profondo conoscitore della mitologia), nel suo poema "Alessandra" (sacerdotessa troiana di Apollo, che aveva il dono della profezia),che vuole che la città sia fondata da Crisso, fratello dell'eroe omerico Panopeo, di ritorno da Troia, dove si era spinto per voglia di fame e di ricchezza. La città sorgeva su un piccolo promontorio nei pressi dell'attuale lago Angitola, sul quale, ancora oggi, esistono dei ruderi. C'è un luogo nel comune di Maierato che ancora oggi,viene chiamato " La chiana di' i Scrisi" ( nome storpiato, potendo essere originariamente " La piana dei Crissi"). In tutto questo però c'è poco di documentabile. Una leggenda che veniva raccontata dai nostri avi voleva che il nome del paese derivasse da un comandate francese che con le sue truppe si era insediato a " Lu Laccu" ( nome questo che deriva, sempre, dal grecco Lakkos, che significa scoglio), che poi prese il toponimo "Santissimo" ( nome questo che forse deriva dalla stessa leggenda). Da fonti certe sappiamo che durante il I° secolo a.C. visse un certo Crixus ( detto appunto Crisso oppure Crixio, che era francese, un gallo, precisamente,che insieme a Spartaco ed Enomao, gallo come lui, ed altri 70 gladiatori, si ribellarono contro l'impero romano scappando e rifugiandosi in Campania, dove a loro volta arrivarono i romani dando inizio a cruente battaglie. Battaglie che continuarono anche in Calabria. Per tornare al racconto dei nostri avi, si raccontava che quando Crisso si trovo in difficoltà, vi fu l'intervento del Santo Patrono, SAN NICOLA, che scaccio i presunti nemici  con un bastone colpendoli con " botte da orbi". E' curioso ora leggere che dopo la morte di Crisso, si narra che Crasso ( proconsole, cui il senato romano aveva affidato l'incarico di reprimere la rivolta) intervenuto in Calabria per sconfiggere Spartaco, abbia invece subito una sconfitta da parte dell'esercito di quest'ultimo per punire i propri legionari (4000 uomini), rei di codardia mostrata nei confronti del nemico, li fece giustiziare con il sistema del verbatoio ( a " Bastonate", il bastone del Santo Patrono???)

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